Ultima modifica: 30 Novembre 2013
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Regolamento Collegio dei Docenti

REGOLAMENTO DEL COLLEGIO DEI DOCENTI

 

Premessa

Il Collegio dei Docenti è l’organo collegiale espressione della comunità professionale dei docenti che opera all’interno dell’istituzione scolastica per garantire a tutti gli alunni il pieno sviluppo della personalità, una preparazione di base adeguata al proseguimento degli studi, una crescita culturale, civica e sociale, nel pieno rispetto del dettato costituzionale e delle finalità della scuola.

In sintonia con le competenze organizzative del Consiglio d’Istituto, il Collegio dei Docenti delibera il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituzione Scolastica e ne garantisce la realizzazione per:

–          assicurare a tutti e a ciascuno una preparazione di base che consenta di accedere alla Scuola Secondaria di secondo grado;

–          assicurare un’offerta di opzioni, una diversificazione didattica e metodologica in relazione allo sviluppo della personalità dell’allievo e finalizzata alla crescita delle capacità di studio;

–          organizzare e accrescere conoscenze e abilità, sviluppare competenze e capacità di scelta secondo attitudini e vocazioni degli allievi, per affrontare con strumenti adeguati il proseguimento degli studi;

–          interagire con le risorse sociali, culturali ed educative del territorio, per la molteplicità di occasioni formative che esso offre e con le proposte dei genitori per costruire, nelle differenti responsabilità, una ricca e qualificata comunità educante.

 

Art. 1: COMPOSIZIONE

Il Collegio dei Docenti è composto dal personale docente statale a tempo indeterminato e a tempo determinato in servizio nelle scuole dell’Istituto Comprensivo ed è presieduto dal Dirigente Scolastico.

 

Art. 2: CONVOCAZIONE

Il Collegio dei Docenti si insedia all’inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce in seduta ordinaria secondo un calendario annuale proposto dal Dirigente Scolastico ed inserito nel Piano Annuale delle Attività. Viene convocato dal Dirigente Scolastico con un preavviso di almeno 5 giorni ed un ordine del giorno definito. Ulteriori integrazioni all’ordine del giorno sono possibili per motivi di oggettiva urgenza e fino a 24 ore prima dell’incontro, previa comunicazione ai docenti.

Il Collegio dei Docenti può essere convocato in seduta straordinaria su richiesta di almeno 1/3 dei componenti o nel caso in cui il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità.

Il Collegio dei Docenti è convocato in seduta plenaria o per ordine di scuola (primaria e secondaria di primo grado) o per articolazioni interne (Dipartimenti Disciplinari).

Le decisioni che comportino impegni dell’Istituto Comprensivo nel suo complesso, che prevedano variazioni significative del POF o che incidano in qualche maniera sulla contrattazione integrativa d’istituto o sulla distribuzione del F.I.S. dovranno essere sempre votate in seduta plenaria.

Contestualmente alla comunicazione dell’ordine del giorno, il Dirigente Scolastico mette a disposizione, in segreteria o su supporto digitale, tutto il materiale informativo in merito agli argomenti all’ordine del giorno. Ciascun docente è tenuto a prenderne visione prima del Collegio, anche al fine di rendere più rapide ed efficienti le sedute del Collegio stesso.

 

Art. 3: ATTRIBUZIONI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

Il Dirigente Scolastico, in qualità di Presidente del Collegio, convoca le riunioni e formula l’ordine del giorno. Inoltre:

–          comunica ad inizio d’anno scolastico la nomina dei collaboratori;

–          predispone il Piano annuale delle Attività e degli impegni collegiali, funzionale all’attuazione del POF;

–          predispone il Programma annuale delle attività curricolari ed extracurricolari previste dal POF;

–          predispone il Piano annuale di utilizzo delle risorse umane;

–          garantisce la realizzazione delle attività del programma, nell’esercizio dei compiti e delle sue funzioni;

–          cura l’ordinato svolgimento dei lavori, dà la parola e modera la discussione;

–          stabilisce e regola la sequenza delle votazioni;

–          In caso di intemperanze ricopre i poteri di pubblico ufficiale e può allontanare dalla seduta.

 

In caso di imprevisto ritardo, assenza o impedimento, il Dirigente Scolastico viene sostituito da un Collaboratore del dirigente.

 

Art. 4: VERBALIZZAZIONE DELLE SEDUTE

Le sedute del Collegio dei Docenti vengono verbalizzate di norma dai Collaboratori del Dirigente, che assumono la qualifica di Segretari del Collegio. Il verbale deve contenere le deliberazioni e gli atti della riunione.

La verbalizzazione delle sedute deve essere chiara, essenziale, significativa. Gli interventi che si richiede vengano verbalizzati integralmente devono essere consegnati, in forma scritta, al Segretario del Collegio al termine dell’intervento stesso.

Dal quindicesimo giorno lavorativo successivo ad ogni riunione del Collegio, il relativo verbale sarà di norma consegnato in Direzione, a disposizione di quanti abbiano interesse a prenderne visione.

Prima della seduta successiva, il verbale sarà inviato via mail a tutti i docenti e/o inserito nell’area del sito riservata ai docenti.

Il primo punto dell’odg di ciascuna seduta sarà costituito dall’approvazione del verbale della seduta precedente, che non sarà riletto, in quanto già portato a conoscenza dei docenti nelle modalità descritte. Le richieste di variazione del verbale devono essere redatte in forma scritta e presentate per la definitiva approvazione nella seduta successiva.

Ogni verbale viene sottoscritto dal Segretario del Collegio e dal Dirigente Scolastico e conservato nell’apposito registro dei verbali.

 

Art. 5: ATTRIBUZIONI DEL COLLEGIO

Il Collegio dei Docenti, sulla base delle norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, elabora il POF tenendo conto:

–      degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Consiglio di Istituto;

–      delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori.

Il Collegio dei Docenti, nell’esercizio dell’autonomia didattica, organizzativa, di ricerca, sperimentazione e sviluppo:

–      cura la programmazione dell’azione educativa, anche al fine di adeguare i tempi dell’insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline e attività nel modo più idoneo alla loro tipologia e ai ritmi di apprendimento degli studenti;

–      designa gli ambiti di intervento delle Funzioni strumentali al piano dell’offerta formativa e i criteri di riferimento per l’attribuzione dell’incarico di f.s.;

–      formula proposte al Dirigente Scolastico per la formazione e la composizione delle classi e l’assegnazione ad esse dei docenti, per la formulazione dell’orario delle lezioni, comprese le iniziative di recupero, sostegno, potenziamento, continuità e orientamento scolastico;

–      stabilisce i criteri per l’ammissione degli alunni alla classe successiva;

–      provvede all’adozione dei libri di testo, alla scelta delle metodologie e degli strumenti didattici coerenti con il POF e secondo criteri di trasparenza e tempestività;

–      propone attività ed insegnamenti finalizzati all’arricchimento dell’offerta formativa, nonché la realizzazione di specifici programmi di ricerca e di sperimentazione.

 

Art. 6: ATTRIBUZIONI DELLE FUNZIONI STRUMENTALI

In riferimento alle aree individuate dal Collegio, i docenti possono proporre la loro candidatura allo svolgimento delle Funzioni Strumentali al POF.

La nomina dei docenti F.S. spetta al Dirigente Scolastico.

Le Funzioni Strumentali si riuniscono in seduta congiunta di norma a inizio, a metà e alla fine dell’anno scolastico.

I docenti designati Funzioni Strumentali coordinano le attività dell’intera Area di competenza del Piano Annuale risorse umane al fine di:

–      utilizzare secondo criteri di efficienza ed efficacia le risorse assegnate ad ogni area;

–      favorire la gestione unitaria di tutte le attività previste dal POF;

–      assicurare la maggior qualità possibile ai processi formativi;

–      attuare una valutazione dell’efficacia del POF;

–      formulare proposte finalizzate all’elaborazione del POF per l’anno successivo.

 

Art. 7: VALIDITÀ DELLE SEDUTE

La seduta del Collegio dei Docenti è valida se è presente la metà più uno dei componenti. La presenza viene rilevata con foglio di firma all’inizio o alla fine della seduta stessa.

In base all’art. 29 del CCNL 29.11.2007, la partecipazione al Collegio docenti e a tutte le attività preparatorie delle sedute degli organi collegiali è obbligo di servizio. Rientrano nell’attività del Collegio la programmazione e verifica di inizio e fine anno, l’informazione alle famiglie sui risultati degli scrutini quadrimestrali e finali fino a quaranta ore annue. Restano escluse dal monte- ore citato lo svolgimento di scrutini ed esami, compresa la compilazione degli atti relativi alla valutazione (art. 29 c.3 lett. C), che costituiscono obbligo di servizio non quantificato.

Le assenze relative ad una intera seduta devono essere giustificate come normali assenze dal servizio, mentre le assenze per parte della seduta (ingresso ritardato e uscita anticipata) devono essere debitamente comunicate al Dirigente scolastico ed autorizzate.

Per i docenti in part- time, l’obbligo di partecipazione alle attività del Collegio sarà calcolato in misura proporzionale all’orario di servizio, con indicazione delle sedute nelle quali la presenza si considera indispensabile.

 

Art. 8: LAVORI DELLE SEDUTE

I lavori del Collegio dei Docenti si aprono con l’approvazione del verbale della seduta precedente, che la segreteria avrà provveduto nei giorni precedenti ad inviare via mail a ciascun docente e/o pubblicato sul sito nell’area riservata; in via ordinaria ci si asterrà quindi dalla lettura integrale dello stesso, fatto salvo il diritto d’intervento per chi intenda proporre rettifiche.

Il Presidente del Collegio può modificare, motivandola, la successione dei punti all’ordine del giorno.

Sugli argomenti previsti tra le varie ed eventuali non è possibile deliberare, salvo in caso di decisione presa all’unanimità tra tutti i presenti.

Tutti i docenti possono iscriversi a parlare sugli argomenti compresi all’ordine del giorno. La parola viene concessa dal Dirigente Scolastico, seguendo l’ordine delle iscrizioni a parlare. Ciascun docente non può iscriversi a parlare più di una volta per ogni punto all’ordine del giorno, oltre all’eventuale dichiarazione di voto, per un tempo di due minuti od altro preventivamente concordato. Il Dirigente Scolastico potrà comunque concedere nuovamente la parola agli intervenuti se lo ritiene utile ai fini dell’approfondimento dell’argomento in discussione.

La durata degli interventi è proporzionale al tempo dedicato ad ogni punto all’ordine del giorno e al numero di iscritti a parlare, per consentire la conclusione dei lavori nei tempi stabiliti. In caso di sforamento dei tempi stabiliti a seguito del protrarsi dei lavori, si aggiornerà la seduta del Collegio alla prima giornata feriale utile.

Ogni docente è tenuto a rispettare i tempi prefissati per gli interventi; in caso contrario il Presidente del Collegio, dopo un richiamo, ha la facoltà di togliere la parola.

Nel rispetto del segreto di ufficio, non è consentito registrare le sedute e per un regolare proseguimento dei lavori devono essere tenuti spenti o comunque non utilizzati cellulari e dispositivi tecnologici se non quelli indispensabili allo svolgimento dei lavori.

La presenza di esperti o di persone qualificate per il ruolo e/o le competenze ricoperte, relativamente ad alcuni punti all’ordine del giorno, viene comunicata dal Presidente prima della seduta del Collegio. La presenza sarà limitata alla durata della presentazione e discussione degli specifici argomenti, non anche all’eventuale votazione.

 

Art. 9: VOTAZIONE

Tutti i componenti del Collegio dei Docenti sono tenuti ad esprimere il proprio parere con il voto. Quando una proposta viene messa ai voti non è più consentito alcun intervento.

Tutte le votazioni avvengono per voto palese, tranne quelle per l’elezione dei componenti del Comitato di valutazione e quelle che si riferiscono a situazioni personali. Anche un solo componente del Collegio può chiedere il voto per appello nominale.

Una proposta di delibera è approvata:

–                      se votata all’unanimità;

–                      se votata a maggioranza.

Si distinguono due tipi di maggioranza:

–                      maggioranza assoluta con voto favorevole della metà più uno dei componenti del collegio, richiesta per mozioni riguardanti questioni vincolanti per tutti i docenti;

–                      maggioranza semplice con voto favorevole della metà più uno dei presenti, per tutte le altre proposte e iniziative, la cui attuazione non coinvolge l’intero corpo docente.

Il voto degli astenuti non ha valore ai fini della determinazione della maggioranza. In caso di parità prevale il voto del Presidente.

Al termine della votazione il Presidente proclama i risultati della stessa.

Ciascuna votazione non può essere ripetuta più volte sullo stesso argomento, a meno che non intervengano fatti sostanzialmente nuovi.

Le deliberazioni del Collegio dei Docenti vincolano tutti i docenti a partecipare alla loro attuazione secondo le modalità previste.

 

Art. 10: MODIFICHE AL REGOLAMENTO

Il presente regolamento potrà essere modificato, integrato e aggiornato su proposta di almeno un terzo dei componenti. Le proposte devono essere messe in discussione al primo Collegio utile e approvate con la maggioranza assoluta.

 

 




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